Trasporti, logistica e depositi Vicenza

Dopo una serie di rinvii concessi dalla Commissione Europea, il 1° gennaio 2021 è entrato in vigore il Registro Europeo di Autotrasporto, ovvero l’ERRU, European Register of Road Transport Undertakings.

In cosa consiste?

Si tratta di un sistema a punti che ha la finalità di valutare e comunicare l’affidabilità delle imprese di autotrasporto e, di conseguenza, la loro legittimità a mantenere l’autorizzazione all’attività di trasporto conto terzi.

Come funziona l’ERRU?

Il Registro Europeo di Autotrasporto può essere paragonato ad una patente a punti: registrerà le violazioni gravi alle norme dei trasporti attuate dalle imprese nel territorio comunitario, classificate secondo un punteggio basato sulla gravità dell’infrazione compiuta.
Ad ogni impresa è assegnato inizialmente un punteggio che può essere decurtato al compiere delle infrazioni. Una volta che il saldo viene completamente azzerato, l’impresa non può più svolgere la sua attività in quanto gli verrà revocata temporaneamente la licenza comunitaria.
È possibile riacquistare i punti persi e, in ogni caso, vengono automaticamente ripristinati ogni 2 anni.

Quali infrazioni comportano punti di penalità?

L’elenco delle infrazioni è riportato nel regolamento UE 2016/403. Esse sono classificate secondo tre livelli di gravità e riguardano:

  • i tempi di guida e riposo;
  • il rispetto degli orari di lavoro;
  • la gestione del cronotachigrafo;
  • i pesi e le dimensioni dei veicoli;
  • i limitatori di velocità;
  • le revisioni dei veicoli;
  • la regolarità delle patenti degli autisti;
  • le norme sulle merci pericolose;
  • le regole sull’accesso al mercato;
  • le regole del trasporto degli animali.

A partire dal 2023, l’ERRU sarà nuovamente implementato e includerà informazioni sulla valutazione del rischio delle imprese di trasporto.

Le finalità di questo documento sono molteplici ma ciò che risulta più rilevante è la promozione di una maggiore trasparenza e affidabilità da parte delle imprese di autotrasporto europee, incentivando la corretta gestione del parco mezzi, l’osservanza delle normative stradali e di mercato e la tutela del lavoratore.